Le parole che non abbiamo di fronte alla morte, di Cristina Vargas
Le parole illuminano o celano, evidenziano o negano, allargano o restringono un campo semantico e fanno quindi parte integrante del modo in cui ci occupiamo della morte e dei morti come individui e come collettività.
Cosa ne pensate? Avete esperienza della mancanza di alcuni termini per designare una perdita subita da voi o da persone intorno a voi?