Le parole che non abbiamo di fronte alla morte, di Cristina Vargas

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Le parole illuminano o celano, evidenziano o negano, allargano o restringono un campo semantico e fanno quindi parte integrante del modo in cui ci occupiamo della morte e dei morti come individui e come collettività. Cosa ne pensate? Avete esperienza della mancanza di alcuni termini per designare una perdita subita da voi o da persone intorno a voi?

Riflessioni sulla buona morte, di Marina Sozzi

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Qualche riflessione sulla buona morte, che devo allo stimolante incontro al quale ho partecipato in Vidas. E voi, che cosa pensate della buona morte? che esperienze potete raccontare? Grazie in anticipo per il vostro prezioso contributo.

“Get ready with my boyfriend’s funeral”. Il lutto su Tik Tok, di Davide Sisto

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Davide Sisto ci parla dei tutorial presenti su Tik Tok, prevalentemente di giovanissimi, che propongono aiuto per prepararsi al funerale di un congiunto. Cosa ne pensate? Scelta inopportuna o condivisione del lutto?

La teoria della gestione del terrore, uno sguardo antropologico, di Cristina Vargas

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Abbiamo riassunto una teoria oggi molto in voga tra chi si occupa di morte, la Terror Management Theory, dando uno sguardo un po' diverso, antropologico. Cosa ne pensate? Credete che la paura della morte sia universale, e origini sempre le medesime risposte? Aspettiamo, come sempre, le vostre riflessioni. Grazie in anticipo!

Quali foto per le cure palliative. Intervista a Domiziano Lisignoli, di Marina Sozzi

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Abbiamo intervistato Domiziano Lisignoli, fotografo e teorico della fotografia, sulle immagini che raffigurano le cure palliative. Che ne pensate? Condividete la sua opinione? Avete mai scattato, o pensato di scattare fotografie in questo ambito?

I funerali sovietici che hanno fatto la storia. Intervista a Gian Piero Piretto, di Davide Sisto

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Abbiamo intervistato Gian Piero Piretto sul suo ultimo libro, che tratta dei funerali sovietici più significativi dal punto di vista storico, sociale e culturale. Il tema è utile per comprendere, in senso lato, il valore simbolico che i riti continuano a conservare nonostante le grandi trasformazioni del XXI secolo. Attendiamo, come sempre, le vostre considerazioni.

Death information & Death education? di Nicola Ferrari

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Nicola Ferrari propone di utilizzare la formula "Death information", invece di Death education, per tutti gli innumerevoli eventi che trattano del tema della morte. Per fare educazione, afferma Ferrari, occorre un percorso ulteriore, più approfondito, che comporti il cambiamento della persona coinvolta. Siete d'accordo? Che esperienze di Death education avete?

L’oblio oncologico, di Marina Sozzi

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E' stata approvata la legge sull'oblio oncologico. Oltre che una necessaria tutela dei diritti delle persone guarite dal tumore, ci richiama a un importante compito culturale. Cambiare il modo in cui socialmente pensiamo al tumore e ne parliamo. Cosa ne pensate? Quali pensieri ha suscitato in voi l'approvazione di questa legge?

Quando a scuola c’è un lutto, di Caterina di Chio e Cristina Vargas

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Quali interventi sono più appropriati quando a scuola c'è un lutto? Caterina di Chio e Cristina Vargas ritengono che gli insegnanti possano fare molto. Voi avete esperienze in merito? Volete condividerle?

Instagram e le influencer della morte, di Davide Sisto

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Anche in Italia stanno comparendo le tanato-influencer. Per lo più donne e giovani, molto colte, parlano di morte, lutto e rito con i propri follower (abbastanza numerosi!) sui social network. Conoscete questo interessante fenomeno? Seguite queste influencer? Attendiamo come sempre i vostri commenti.