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Negazione della morte e Covid-19, di Marina Sozzi e Davide Sisto
La negazione della morte ha profonde e complesse radici nella nostra storia, e non basta il Covid-19 a farla recedere. Piuttosto, la pandemia evidenzia l’esigenza di educare alla morte, fin da bambini, a tutti i cittadini. Insieme all’educazione civica. Perché solo un individuo consapevole della propria finitezza può diventare un cittadino responsabile. Che ne pensate?

La cura come valore, di Marina Sozzi
Una riflessione sulla cura come valore umano, intesa non solo in senso sanitario. Perché il Covid ci ha fatto comprendere che la cura è un concetto ampio, che implica relazionalità e reciprocità: la cura degli altri e la cura di sé sono due facce della stessa medaglia. La questione delle mascherine, che non tutti colgono, è proprio questa: se tutti la portiamo siamo tutti protetti, tutelando gli altri proteggiamo noi stessi.

Death positive generation: i Millennials hanno meno paura della morte? di Davide Sisto
Le generazioni più giovani, a differenza dei boomer, hanno meno timore a parlare della morte? In America sono stati definiti "death positive generation". Voi che cosa ne pensate? C'è veramente un cambiamento in corso?

Fare ricerca in cure palliative, intervista a Simone Veronese, di Marina Sozzi
Abbiamo intervistato il dottor Simone Veronese, medico palliativista e ricercatore di Fondazione Faro, per comprendere meglio l’alto livello di scientificità delle cure palliative, e l’esigenza di una loro ampia diffusione.

A che punto siamo con la negazione della morte? Prima puntata: i riti, di Marina Sozzi
I riti funebri sono semplicemente cambiati, come dice Barbagli, o c’è una povertà rituale oggi in Italia?Cosa ne pensate? Vi sembra invece che nuovi riti si stiano sedimentando? Come vorreste che fosse il vostro rito funebre? I cimiteri sono ancora importanti?