Si può dire morte
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Mail
  • HOME
  • Aiuto al lutto
  • La fine della vita
  • Ritualità
  • Vecchiaia
  • Riflessioni
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Cerca
  • Menu Menu
Aiuto al lutto

Le cure palliative e l’arte, intervista a Massimiliano Cruciani, di Marina Sozzi

Abbiamo intervistato Massimiliano Cruciani, presidente dell’Associazione ZeroK di Carpi, che ha lo scopo di diffondere la cultura delle cure palliative attraverso tutte le forme delle arti.

Perché l’associazione Zero k? Quali sono i suoi obiettivi?

Zero k nasce perché due italiani su tre non conoscono la legge 38/2010, la legge 219/2017 e le cure palliative. Noi vorremmo diventare un ponte tra i professionisti delle cure palliative e i cittadini, formando e informando questi ultimi sui loro diritti e sollecitando i primi sui propri doveri. Vorremmo reinventare anche i percorsi formativi per i professionisti, inserendo le arti come momento di crescita umana e professionale. L’obiettivo di Zero k è anche trasferire la cultura delle cure palliative lontano dalla malattia, portarla nel quotidiano di tutti, restituendo alla vita il giusto valore, e alla morte la sua ineluttabile naturalezza.

Che ruolo ha l’arte nelle cure palliative? E’ terapeutica? In che senso?

Le arti hanno sempre avuto, nella storia dell’uomo, un grandissimo valore per comunicare emozioni e sentimenti, per far emergere stati d’animo nascosti o taciuti e soprattutto per poter entrare in contatto con se stessi. Per chi affronta un percorso di malattia e per chi si prende cura di lui (operatori e familiari) l’arte è un’opportunità per potersi esprimere al di fuori dei soliti canali comunicativi, una nuova modalità per raccontarsi, ascoltarsi e crescere. Molti studi dimostrano l’impatto benefico delle arti nella gestione integrata dei sintomi come il dolore, l’ansia, la dispnea…tutto questo è un valore aggiunto se usato a supporto di terapie appropriate. Prima si controllano i sintomi e poi si può fare altro, molto altro. Occorre un cambiamento culturale per cui le cure palliative siano viste come un percorso multidisciplinare di condivisione.

Ci racconti un caso in cui l’arte, nelle sue varie forme, è stata fondamentale?

Potrei raccontare tante storie. Un padre ha rappresentato con un disegno le emozioni vissute dopo esser riuscito a pattinare con la propria figlia di 8 anni a pochi giorni dalla morte; alcuni pazienti hanno scritto poesie come doni per chi resta. Non posso citare una storia in particolare, perché ognuna è una cornice, al cui interno ogni persona ha potuto dipingere la tela con i colori della sua vita. Le arti, la scrittura, la pittura, la musica, il teatro, il cinema, sono strumenti di supporto per raggiungere il miglior benessere possibile in un percorso di malattia.

L’arte serve anche a diffondere la conoscenza delle cure palliative? In che modo?

Con semplicità e leggerezza, raccontiamo la verità. Cerchiamo di mettere in risalto la potenza delle cure palliative, quella di portare luce e vita nei percorsi di malattia. Gli studi dimostrano che l’attivazione precoce di percorsi di cure palliative porta a un miglior controllo di tutti i sintomi, alla riduzione dei ricoveri impropri, alla diminuzione dell’accanimento terapeutico, all’aumento della sopravvivenza e alla diminuzione della richiesta eutanasica. Il nostro obiettivo è cercare di fare chiarezza utilizzando tutte le arti come veicolo d’informazione.

Avete realizzato un video per Federazione Cure Palliative, che parla dei valori delle cure palliative. Quale messaggio volevate soprattutto passare?

Il tempo della vita è un meccanismo che può bloccarsi in un percorso di malattia. Occorre ridare fiducia e speranza per rimettere in moto un ingranaggio bloccato, forse parzialmente arrugginito, ma ancora in grado di funzionare. Anche quando il tempo sembra poco. Le cure palliative sono vita. Il video, con la forza evocativa di immagini e musica, ha lo scopo di dare corpo a questi concetti e trasmetterli a chi ne fruirà.

C’è qualcosa che tieni a dirci e che non ti abbiamo chiesto?

Sì. Le cure palliative rappresentano anche una cultura critica nei confronti della nostra società, un punto di vista filosofico sulla vita, e per questo crediamo che debbano essere comunicate anche a chi non è malato. Ad esempio, dobbiamo imparare a stare negli occhi e nello sguardo dell’altro, accogliendo e non respingendo le paure e sofferenze, ascoltando di più e parlando di meno. La nostra civiltà frena la crescita delle persone come esseri umani, induce a vivere senza riflettere, sempre alla ricerca di soluzioni facili a qualunque problema. La malattia aiuta a capire che siamo “a scadenza”, che occorre quindi vivere il tempo presente. Ma davvero c’è bisogno di incappare in una grave malattia per capire che siamo il trattino tra la data di nascita e la data di morte?

Vi piace l’idea di usare l’arte per parlare di cure palliative? Avete fatto esperienze in questa direzione?

20 Gennaio 2020/1 Commento/da sipuodiremorte
Tags: arte, arteterapia, cure palliative, legge 219/2017, legge 38/2010, Massimiliano Cruciani, Morte, vita, Zero K
Condividi questo articolo
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su WhatsApp
  • Condividi su LinkedIn
  • Condividi attraverso Mail
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/01/img-20191006-wa0070_1_orig-e1579515853856.jpg 265 350 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2020-01-20 11:34:202020-01-20 11:46:49Le cure palliative e l’arte, intervista a Massimiliano Cruciani, di Marina Sozzi
Potrebbero interessarti
L’insonnia di Evita: le incredibili vicissitudini di una mummia, di Davide Sisto
Cimiteri islamici in Italia?
Come muoiono i nostri vecchi?
Paura di morire, è affrontabile? di Marina Sozzi
Intervista a Ludovica De Panfilis, di Marina Sozzi
Stare vicini a chi è in lutto, di Marina Sozzi
Riti africani
Si può dire invecchiare?
1 commento
  1. angela Frattini
    angela Frattini dice:
    28 Luglio 2020 in 21:15

    L’articolo è molto interessante, io mi chiamo Angela Frattini e sono arte-terapeuta secondo il metodo Stella Maris, ho preparato la mia tesi su un percorso di dodici incontri per accompagnare le persone all’elaborazione del lutto e subito dopo ho iniziato a collaborare con l’Associazione A.V.D. di Reggio Emilia sostenendo persone anche con la terapia individuale.
    Ho partecipato al Congresso Ama l’anno scorso portando le evidenze del percorso terapeutico che trovate a mio nome su you tube. L’anno scorso sono stata invitata al Congresso delle Cure Palliative a Riccione per portare la mia esperienza.
    Il metodo Stella Maris ideato da un medico Angelo Antonio Fierro si avvale di esercizi guidati pensati per mettere ordine nei nostri sentimenti, sciogliere tramite l’acqua paure, ansie, ferite e per rinnovare una nuova forza nella direzione della salutogenesi. Si lavora in collaborazione con il medico per confrontarsi costantemente. Sì concordo con voi, la civiltà frena la crescita personale, respinge la paura e la morte, con l’arteterapia si crea un balsamo a questa paura e ci insegna a meravigliarci, a trovare il bello nei colori che splendono sul foglio riverberando la loro luce in chi dipinge.
    Sono d’accordo con voi e mi piacerebbe collaborare per portare il mio contributo di sostegno a tante persone che soffrono.
    Cordiali saluti
    Angela Frattini
    arte-terapeuta
    Iscritta nel Registro professionale Siaf al n. ER005-AR
    Professionista disciplinata ai sensi della Legge 4/2013
    angela.frattini@libero.it
    http://www.angelafrattiniarteterapia.com

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi sapere quando scrivo un nuovo articolo?

Iscriviti alla nostra newsletter!

Ultimi articoli

  • Morire altrove, di Cristina Vargas
  • Il lutto delicato per gli animali domestici, di Davide Sisto
  • Una malattia o una guerra? di Marina Sozzi
  • Tanatologia digitale e formazione, di Davide Sisto
  • Consapevolezza? di Marina Sozzi

Associazioni, fondazioni ed enti di assistenza

  • Associazione Maria Bianchi
  • Centre for Death and Society
  • Centro ricerche e documentazione in Tanatologia Culturale
  • Cerimonia laica
  • File – Fondazione Italiana di leniterapia
  • Gruppo eventi
  • Soproxi
  • Tutto è vita

Blog

  • Bioetiche
  • Coraggio e Paura, Cristian Riva
  • Il blog di Vidas
  • Pier Luigi Gallucci

Siti

  • Per i bambini e i ragazzi in lutto

Di cosa parlo:

Alzheimer bambini bioetica cadavere cimiteri coronavirus Covid-19 culto dei morti cura cure palliative DAT Death education demenza dolore elaborazione del lutto etica Eutanasia Facebook fine della vita fine vita formazione funerale hospice living will Lutto memoria morire mortalità Morte morti negazione della morte pandemia paura paura della morte perdita riti funebri rito funebre social network sofferenza sostegno al lutto suicidio Suicidio assistito testamento biologico tumore vita
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Copyright © Si può dire morte
  • info@sipuodiremorte.it
  • Un Progetto di Marina Sozzi
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2023/03/iStock-506135132-e1678877702215.jpg 265 350 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2023-03-15 11:56:312023-03-15 11:56:31Morire altrove, di Cristina Vargas
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2023/03/cimitero-cani-2-2-e1677840449361.jpg 264 349 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2023-03-03 11:48:072023-03-03 11:48:07Il lutto delicato per gli animali domestici, di Davide Sisto
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2023/02/esterne261708502610170928_big-e1676023444787.jpg 265 350 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2023-02-12 11:01:262023-02-12 11:01:26Una malattia o una guerra? di Marina Sozzi
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2023/01/Metaverso-LinkPA-copia.jpg 265 300 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2023-01-27 10:07:272023-01-27 10:07:28Tanatologia digitale e formazione, di Davide Sisto
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2023/01/consapevolezza-e1673885447393.webp 265 350 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2023-01-17 11:02:532023-01-17 11:02:53Consapevolezza? di Marina Sozzi
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2023/01/il-giovane-werther-morto-nel-letto-e1672919447269.webp 265 350 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2023-01-07 10:21:372023-01-07 10:21:38Suicidio, effetto Werther o effetto Papageno? di Cristina Vargas
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2022/12/Bambini-che-giocano-al-parco-e1670849377612.jpg 264 350 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2022-12-13 16:21:112022-12-16 16:39:22Il cimitero, luogo di vita, di Davide Sisto
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2022/11/bambini-modulo-5-e1669149950327.jpg 264 350 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2022-11-23 10:14:592022-11-23 10:26:51Death education? di Marina Sozzi
https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2022/11/1667295042-messico-citta-del-messico-13-e1667378497741.jpg 265 350 sipuodiremorte https://www.sipuodiremorte.it/wp-content/uploads/2020/10/sipuodiremorte_logo.png sipuodiremorte2022-11-02 09:46:392022-11-02 09:46:39Il Dìa de Muertos: la festa messicana dei morti, di Cristina Vargas
PrecSucc

Curare chi cura: le emozioni dei caregiver, di Andrea RavioloLa realtà virtuale in ambito sanitario. Intervista a Valentino Megale, di Davide...
Scorrere verso l’alto