
La Death Education tra i carabinieri, di Davide Sisto
La tanatologia e la Death education possono essere utili nei delicati contesti in cui vi sono molti suicidi, come tra le forze dell'ordine? Davide Sisto prova a rifletterci. Aspettiamo, come sempre, la vostra opinione.

I riti funebri e il Covid, intervista a Cristina Vargas, di Marina Sozzi
Abbiamo intervistato l'antropologa Cristina Vargas chiedendole come pensa siano cambiati i riti funebri in epoca Covid. Cosa pensate di questa lettura del fenomeno? Avete notato altre trasformazioni?

Festeggiare il Natale nel lutto? di Eloisa Cotza
La nostra vita è costellata da perdite e lutti. La stessa nascita porta con sé l'abbandono del ventre materno. Il Natale, festa di nascita, porta con sé la consapevolezza della morte di Cristo. E' possibile vivere le feste con speranza quando si è in lutto?

La mappatura digitale dei cimiteri, di Davide Sisto
La mappatura digitale dei cimiteri amplia la possibilità di conservare la memoria di chi non c’è più, senza nulla togliere al piacere individuale di recarsi a far visita fisicamente ai propri cari nel singolo cimitero locale. Voi, cosa ne pensate? Attendiamo, come sempre, i vostri commenti.

Intervista a Ludovica De Panfilis, di Marina Sozzi
Abbiamo intervistato Ludovica De Panfilis, che lavora come ricercatrice sanitaria e bioeticista presso l’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia. Una figura unica in Italia, che può essere di ispirazione per chi si occupa di cure palliative in Italia. Che ne pensate di questa figura?

Quali hospice per il futuro? di Marina Sozzi
Le cure palliative dovrebbero continuare la loro opera di istanza critica nei confronti della biomedicina, ma anche nei confronti di loro stesse, per evitare il rischio di diventare solo una branca della medicina (a maggior ragione ora che c’è una Scuola di specialità in cure palliative), e riuscire invece a progettare sempre nuovi modi di integrare la morte nella vita.
Che ne pensate?

L’oblio dopo la morte: il piacere di essere una parentesi, di Davide Sisto
Quali porzioni della nostra identità vogliamo che restino una volta che non ci siamo più, quali invece vogliamo che scompaiano del tutto?Voi come vi rapportate con la possibilità dell’oblio post mortem? Attendiamo come sempre le vostre opinioni a riguardo.

Vulnerabilità, violenza e cura, di Marina Sozzi
Non ci sono scorciatoie, il percorso verso una buona cura è un percorso innanzitutto di crescita umana. Per questo buona parte della formazione che si fa in sanità dovrebbe riguardare la crescita umana necessaria per la buona cura, l’ascolto attivo, e le strategia per far prevalere l’istanza della cura sull’istinto della violenza. Che ne pensate?

La libertà va difesa a costo della salute? L’importanza della Death Education, di Davide Sisto
La libertà va a difesa a costo della salute? In un periodo come questo, è la salute – dunque la consapevolezza del carattere mortale della nostra vita – che va difesa a vantaggio dell’esercizio di una sterile libertà, che peraltro non ha mai presupposto la possibilità di fare tutto ciò che si vuole all’interno di uno spazio condiviso. Che ne pensate?

Eutanasia, lo stato dell’arte, di Marina Sozzi
Ho provato a elencare le preoccupazioni che, da laica, mi vengono nel vedere come si tratta il tema dell'eutanasia legale. Attendo, come sempre, le vostre considerazioni.
(le immagini di questo post sono di A. Mackenzie)