
Il cordoglio anticipatorio: una risorsa? intervista a Luigi Colusso, di Marina Sozzi
Abbiamo intervistato Luigi Colusso, sul concetto centrale del suo ultimo libro sul cordoglio anticipatorio. Luigi Colusso è medico e psicoterapeuta, ed esperto di lutto. Come possiamo migliorare la nostra vita imparando a fronteggiare il cordoglio anticipatorio? Restiamo in attesa delle vostre considerazioni.

I funerali in streaming nel mondo non occidentale, di Davide Sisto
L’integrazione tra mondo online e mondo offline obbliga a riflettere sul mutamento ritualistico in corso. Solo così, riusciremo a evitare gli effetti più negativi dell'invasività tecnologica (la distanza, la solitudine, l’assenza), mettendo a frutto il nuovo modo di stare al mondo.
Voi cosa ne pensate? Attendiamo i vostri commenti e le vostre esperienze.

Intensiva.it, di Marina Sozzi
I rianimatori si stanno interrogando sul proprio operato e sull’appropriatezza delle terapie e degli interventi, e stanno lavorando per migliorare la comunicazione con pazienti e familiari, nell’ottica di un’umanizzazione dei reparti di terapia intensiva. Cosa pensate del progetto intensiva.it? Avete esperienze dirette o indirette di terapia intensiva?

La Digital Education nei percorsi formativi degli operatori sanitari, di Davide Sisto
Vige, soprattutto in Italia, un atteggiamento moralizzatore sull’utilizzo delle tecnologie digitali, figlio di un pregiudizio che nuoce alla società intera. Ritenete importante che si faccia una sana Digital Education anche in ambito medico? Attendiamo le vostre opinioni.

Quale cura per una medicina sordomuta? di Sandro Spinsanti
Auspichiamo un salutare “contagio” che parta da medici, infermieri, psicologi e altri operatori schierati sul fronte delle cure palliative e si estenda a tutti i professionisti che intervengono nel percorso di cura. Che le orecchie si aprano, che le lingue si sciolgano: che la comunicazione onesta impregni la medicina intera.
Quale opinione avete su questo urgente problema della medicina, quello della formazione dei medici a una comunicazione onesta? Avete sperimentato su di voi gli effetti di una comunicazione disonesta?

Uniti nelle diversità. I riti funebri degli altri, di Marina Sozzi
L’addio ai propri defunti con il sostegno e la partecipazione della comunità conta, e qualora se ne sia privati, non solo manca, ma destabilizza, angoscia.
Per questo dobbiamo far tesoro della nostra triste esperienza col Covid e riconoscere, oggi più che in passato, il diritto per tutte le comunità residenti sul nostro territorio, ma diverse per usanze o religione, di svolgere i riti della propria tradizione. Siete d’accordo? Cosa pensate in proposito? Avete mai assistito a riti di tradizioni religiose diverse dalla vostra?

I drammatici effetti psicologici della pandemia, di Davide Sisto
La repentina trasformazione dell’altro in un possibile pericolo per sé e per i propri cari, la riscoperta altrettanto improvvisa della propria mortalità, nonché la sensazione sgradevole di essere soli e isolati dinanzi a un nemico tanto pervasivo quanto invisibile, hanno generato conseguenze psicologiche ed emotive tutt’altro che trascurabili. Voi avete percepito nella vostra vita un incremento di malesseri psicologici e sociali a causa della pandemia e del lockdown? Attendiamo i vostri racconti.

La cura, la dignità e la solitudine, di Marina Sozzi
Le misure adottate contro il virus nelle strutture sanitarie finisce per privare i malati e i morenti della loro dignità. Che fare? Attendiamo le vostre opinioni e le vostre esperienze.

La casa come luogo dei fantasmi. Una breve riflessione sulla presenza spettrale dei morti, di Davide Sisto
La particolare dialettica tra presenza e assenza propria dello statuto del morto determina la sua vita spettrale tra le mura domestiche. Quali sono le vostre esperienze legate alla presenza invisibile dei morti nelle vostre abitazioni? Cosa avete affrontato i loro spettri? Attendiamo le vostre storie.

La meditazione e l’accompagnamento, intervista a Guidalberto Bormolini, di Marina Sozzi
Proponiamo una breve intervista a Guidalberto Bormolini, monaco e presidente di TuttoèVita Onlus. Al centro dell'esperienza dell'associazione vi è la pratica della meditazione. Pensate che la meditazione sia uno strumento efficace per formare chi accompagna un malato e per chi deve affrontare una malattia grave o l’approssimarsi della morte? Aspettiamo, come sempre, le vostre riflessioni.